Fonte Roma Today articolo di Mariano Angelucci
Migliorare la vivibilità e l’appeal del Rione Esquilino, di Castro Pretorio e della zona di Termini. E’ questo l’obiettivo a cui stanno lavorando le commissioni capitoline che, attraverso un apposito documento, puntano a creare una “cabina di regia”.Com'è strutturata la cabina di regia
La cabina, hanno spiegato i presidenti di commissione Mariano Angelucci e Giammarco Palmieri, prevede la partecipazione di “componenti fissi”,quali il sindaco, la presidenza del municipio I, i rappresentanti di Prefettura, Questura ed in generale delle forze dell’ordine, ed i presidenti di associazioni sindacali e di categoria. Poi, a seconda dei temi trattati, saranno invitati anche assessori e presidenti di commissione, un delegato di Grandi Stazioni Rail ed i rappresentanti degli organismi associativi e di volontariato presenti sul territorio, che dovranno però accreditarsi per poter partecipare.Uno strumento anche per il post Giubileo
“Stiamo creando uno strumento e un metodo di lavoro utilizzabile anche dopo il Giubileo e che ci consentirà di recuperare e restituire ai cittadini nel suo valore unico un'area centrale, al contempo realizzando un restyling necessario che renda pronta l'area per i grandi eventi che Roma ospiterà nel prossimo triennio” hanno spiegato Angelucci e Palmieri. L’orizzonte quindi non è solo quello segnato dall’appuntamento giubilare del 2025. Tra i tanti eventi che nei prossimi anni approderanno nella capitale, bisogna però garantire la vivibilità di un quadrante che ha un grande potenziale.Le criticità da affrontare
Il Rione Esquilino, Termini e Castro Pretorio, sul piano turistico, rappresentano nell'insieme “una porta di Roma”. Ma è anche un’area piuttosto estesa, che è abitata ed attraversata quotidianamente da cittadini che devono ad esempio affrontare “le criticità della zona ricompresa tra via Giolitti, piazza dei Cinquecento e via Marsala”. Nella delibera, ancora da approvare, su cui le commissioni stanno lavorando, si fa riferimento anche “all’abbandono dissennato di bici e monopattini in sharing”. La cabina potrebbe tornare utile anche per governare meglio questo fenomeno che, comunque, l'amministrazione intende disciplinare anche con un apposito regolamento.